La Corea del Nord sembra aver dato nuovo impulso alle attività presso il complesso nucleare di Yongbyon: è l'analisi contenuta nell'ultimo rapporto dell'Institute for Science and International Security (Isis), un think tank americano, in base a nuove immagini satellitari. Si tratta di uno scenario che aggiunge altri timori alle ipotesi su un possibile ritorno di Pyongyang a un ciclo di provocazione dopo mesi di relativa calma. "Recenti immagini satellitari mostrano che il centro nucleare di Yongbyon sembra essere sempre più attivo. Ci sono parecchi segnali di attività, abbinati ai progressi nella costruzione di nuove strutture", si legge nel rapporto. A tal proposito, si menziona il vapore che "fuoriesce da un edificio che anni fa è stato coinvolto nel trattamento del biossido di uranio naturale" e potrebbe essere un elemento indicativo degli sforzi sulla produzione del combustibile per il reattore da 5 MWe. Il think tank solleva la possibilità che il programma di arricchimento dell'uranio stia facendo progressi, dal momento che a inizio anno, "la Corea del Nord ha ampliato l'impianto di arricchimento delle centrifughe a gas". In altri termini, si ritiene ci sia stato l'avvio della produzione di combustibile arricchito con bassi livelli di uranio per il reattore ad acqua leggera (Lwr) o per un ulteriore arricchimento" sempre a Yongbyon o altrove. A novembre, l'Agenzia internazionale dell'energia atomica (Aiea) ha annunciato la rilevazione di vapore e di acqua dal reattore di Yongbyon.
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