Il lavoro è la prima vittima anche della fine del dialogo inter-coreano. Ne è un esempio Kaesong, il distretto industriale congiunto che ora è stato abbandonato anche dagli ultimi sette manager sud-coreani. Centoventitré aziende si erano installate nell’enclave industriale nord-coreana, avviata nove anni fa. Ora tutto è sospeso. Centinaia di manager sud-coreani dirigevano, nelle fabbriche del distretto, oltre cinquantatremila operai nord-coreani: le prime vittime della crisi tra i due Paesi sono loro. I toni tra i due Paesi sono saliti con la furiosa reazione di Pyongyang alle ultime esercitazioni militari congiunte tra sudcoreani e statunitensi. E sono saliti al punto che la Corea del Nord ha agliato la linea rossa di comunicazione diretta, stracciato la tregua che era in vigore del 1953 e più volte minacciato di colpire il territorio sudcoreano e le basi statunitensi nella zona
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