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Coronavirus a San Marino: sette nuovi casi, due giorni consecutivi senza decessi

20 mar 2020
Il direttore dell'Autority Sanitaria, Gabriele Rinaldi

Per la prima volta la conferenza stampa con i dati divulgati dal direttore dell'authority Dottor Rinaldi, sul Covid 19 a San Marino, è stata trasmessa via Skype, perché per precauzione d'ora in poi anche gli operatori di Rtv non saranno sul posto come già accade da qualche giorno per i giornalisti.

Per il secondo giorno consecutivo nessun decesso a San Marino ma questo non significa che siamo fuori dall'emergenza e da una situazione estremamente complessa ha detto Rinaldi invitando per l'ennesima volta a rispettare le regole di distanziamento tra le persone quale unica vera possibilità che abbiamo per sconfiggere la malattia. Poi i dati: sette i nuovi positivi accertati che così salgono a 133 totali a San Marino. 49 sono in degenza in isolamento, 13 – uno in più di ieri – in terapia intensiva e 71 a domicilio. Quelli a domicilio, quindi, superano quelli in Ospedale. Nelle ultime 24 ore 7 pazienti hanno potuto lasciare l'ospedale per l'isolamento domiciliare. In totale quindi sono almeno 46 quelli che hanno evidenziato una mitigazione dei sintomi che ha consentito la dimissione dalla struttura ospedaliera. Fermo a 4 il numero dei guariti. 350 le quarantene attive e 358 sono quelle terminate.

Rinaldi ha riferito che sono in essere le sperimentazioni dei farmaci compassionevoli e San Marino è incluso in una sperimentazione multicentrica con altre strutture italiane ma è troppo presto per commentarne l'efficacia. Non so se abbiamo raggiunto il picco – ha affermato – ma anche quando sarà raggiunto bisognerà continuare a gestire i pazienti che, specialmente in rianimazione, devono trascorrere lunghi periodi. Capitolo mascherine: per Rinaldi se qualcuno le vuole indossare, anche al di là dei pazienti e del personale sanitario che li cura, le indossi ma – ha detto - non sarà la tecnologia la nostra salvezza, mentre il distanziamento sociale è l'unica efficace misura da adottare oltre alla rigorosa osservanza della regola di stare a casa.

Rinaldi si è detto pronto ad accettare qualunque critica e disposto al confronto ma non tollererà che si affermi che il Gruppo di Coordinamento delle emergenze sanitarie divulga dati falsi. Citando il virgolettato di un giornale, che ha riporta dichiarazioni del Commissario straordinario dell'Emilia Romagna Venturi, Rinaldi ha respinto la tesi secondo cui Rimini sarebbe in difficoltà perché vicina a San Marino e Pesaro. Mi risulta che in Romagna – ha affermato – i contagi siano emersi prima che sul Titano; a Rimini è stato trasferito un solo paziente da San Marino – il primo che purtroppo è deceduto – ; e i 300 tamponi inviati per l'esame non possono certo rappresentare un sovraccarico critico per l'Ausl Romagna.

Analizzando le statistiche sull'età dei contagiati Rinaldi ha rivelato c'è un solo caso entro i 15 anni di età; 33 casi tra i 15 i 50 anni; 42 tra i 51 e i 65 e 50 over65. Tra i 14 decessi, solo 3 le donne. E il genere femminile si conferma nettamente meno incidente anche tra i contagi totali. Rinaldi ha detto che una delle principali criticità è certamente quella degli asintomatici e il criterio di selezione per effettuare i tamponi resta quello finora adottato raccomandato dall'Oms. Alla conclusione della conferenza stampa il Dottor Rinaldi si è congedato rendendo omaggio alla bandiera.

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