38 appezzamenti di circa 50 metri quadrati ciascuno, ricavati su terreno in pendenza di proprietà dello Stato: è cominciata la corsa all'orto sociale. Cinque le domande finora inoltrate all'UGRAA, ma sono tante le telefonate di cittadini per ottenere informazioni. Per presentarle comunque c'è tempo fino alle 13 del 18 marzo. Saranno poi valutate in base alle caratteristiche dei richiedenti: età, stato di famiglia, reddito del nucleo familiare, stato occupazionale. L'Ufficio resta a disposizione soprattutto per dare ragguagli sulla documentazione necessaria per partecipare al bando, ma tutto è consultabile su internet. (www.pa.sm - www.sanmarino.sm).Un progetto sperimentale a forte valenza sociale ed ambientale, soluzione di risparmio semplice ed intelligente; senza dimenticare che con il proprio orto si sa cosa si mangia e la salute ringrazia. Anche per questo sono stati fissati vincoli ben precisi: vietato ad esempio l'impiego di prodotti nocivi ed inquinanti; gli appezzamenti potranno essere recintati solo con elementi naturali, come canne e siepi; consentita la coltivazione di soli ortaggi e non piante arboree; per l'irrigazione divieto assoluto di utilizzare acqua potabile per evitare gli sprechi: saranno previste cisterne (massimo due per ogni orto) per la raccolta di acqua piovana oppure prelevata con le pompe dai pozzi. Per i rifiuti organici previsto l'utilizzo di composter e naturalmente la raccolta differenziata per il resto. Individuata anche un'area separata per la coltivazione di spezie ed erbe aromatiche. Insomma l'iniziativa ha tutte le carte in regola per funzionare: un'altra Giunta di Castello ha già chiesto di poter replicare l'esperienza sul proprio territorio.
Nel video l'intervista a Tonino Ceccoli, Dirigente Ufficio Gestione Risorse Ambientali ed Agricole.
Nel video l'intervista a Tonino Ceccoli, Dirigente Ufficio Gestione Risorse Ambientali ed Agricole.
Riproduzione riservata ©