Aziende del calibro di Lamborghini, nomi quali Giugiaro e almeno 10 imprese sammarinesi pronte ad ospitare i tirocini formativi - previsti al terzo anno - per gli studenti del corso di laurea in design industriale. Lezioni al via ieri, ma già le prospettive occupazionali sono alte per le 50 matricole dell’Università di San Marino. A guardare avanti in modo ottimistico è il rettore, Giorgi Petroni: ipotizza e auspica, per il prossimo anno accademico, un allargamento del modulo a 100 iscritti e prefigura l’attivazione di un circolo virtuoso attorno al nuovo corso di laurea. Alto il livello della didattica, ma soprattutto ampio il segmento di domanda che si potrà catturare: “solo 4 corsi di laurea analoghi in Italia, tra Bolzano, Venezia, Milano, Roma, dunque quello sammarinese è l’unico al centro dello stivale”. Ampie, poi, le ricadute dal lato economico per il Titano se si pensa che in tre anni gli studenti saranno almeno 300 e sicuramente la vita universitaria porterà ad una rivitalizzazione del centro storico. San Marino si sta attrezzando: “Ottima la disponibilità di appartamenti da affittare - conferma il Rettore – già attiva la convenzione con le mense, ripristinati in via sperimentale gli orario estivi del collegamento bus con Rimini. E sono sicuro – ribadisce- che via via la città si adatterà alle esigenze degli studenti”. Ma Giorgio Petroni guarda oltre: “L’economia occidentale è destinata a rivedere il suo modello. La politica dei distretti industriali segna il passo e l’imperativo dello sviluppo sta nel legame tra l’università e ricerca”. Il futuro non così remoto per questo corso di laurea risiede per il rettore nella creazione – proprio a San Marino - di un parco scientifico-tecnologico nel quale coniugare i concetti di produttività ed innovazione.
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