Con una sentenza a sorpresa, la Corte d’Assise d’Appello di Bologna ha condannato il 29enne sammarinese Enea Bruschi, a 14 anni di carcere per l’omicidio volontario del transessuale Arthemis Fonseca Ferreira, in arte “Alessandra”, avvenuta il 17 ottobre 2001. Una sentenza che ha rovesciato quella dei giudici riminesi che avevano derubricato il reato in omicidio colposo, condannandolo a tre anni e dieci mesi. Bruschi ha sempre sostenuto che la morte di “Alessandra” era stata un incidente. “La sentenza - ha commentato l’avvocato Accreman, difensore del sammarinese - è un clamoroso errore giudiziario al quale metteremo rimedio con il ricorso in Cassazione”.
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