"Quando ho visto che la nave si stava inclinando sono sceso", confessa ad un amico il comandante Schettino in un'intercettazione ambientale fatta nella caserma dei Carabinieri di Orbetello dopo il naufragio. Da sabato inizierà il pompaggio del carburante dalla Concordia. E intanto questa mattina i palombari della marina hanno ripreso le ricerche dei dispersi sul ponte 3, anche se le condizioni del vento e del mare avevano portato a sospenderle a metà mattinata.
Oggi il presidente di Costa Crociere Foschi verrà ascoltato dalla commissione Lavori pubblici del Senato. Se la Costa Concordia sverserà carburante in mare, lo Stato si costituirà "per forza" parte civile per danno ambientale. Lo afferma il ministro dell'Ambiente Corrado Clini in un'intervista al Gazzettino, in cui auspica che "la situazione sia gestibile e la nave non scivoli in acqua". Intanto i detersivi e i saponi a bordo della nave si stanno sciogliendo in mare e il timore contaminazione diventa una certificazione scientifica.
L'esecutivo sta lavorando al decreto sulle rotte, che conterrà linee guida. "Non divieti - spiega Clini - ma criteri, senza entrare nel dettaglio delle rotte". In merito al transito delle navi nel bacino di San Marco, il ministro sottolinea che la situazione è complessa, "perché da un lato c'é un valore da proteggere, che è quello del traffico crocieristico, e dall'altro c'é il fatto che il turismo in Italia ha prospettive di sviluppo se l'ambiente viene tutelato". Un eventuale divieto d'ingresso "va valutato per tutti i diversi impatti che provocherebbe. Intanto iniziamo col limitare la frequenza e la velocità".
Oggi il presidente di Costa Crociere Foschi verrà ascoltato dalla commissione Lavori pubblici del Senato. Se la Costa Concordia sverserà carburante in mare, lo Stato si costituirà "per forza" parte civile per danno ambientale. Lo afferma il ministro dell'Ambiente Corrado Clini in un'intervista al Gazzettino, in cui auspica che "la situazione sia gestibile e la nave non scivoli in acqua". Intanto i detersivi e i saponi a bordo della nave si stanno sciogliendo in mare e il timore contaminazione diventa una certificazione scientifica.
L'esecutivo sta lavorando al decreto sulle rotte, che conterrà linee guida. "Non divieti - spiega Clini - ma criteri, senza entrare nel dettaglio delle rotte". In merito al transito delle navi nel bacino di San Marco, il ministro sottolinea che la situazione è complessa, "perché da un lato c'é un valore da proteggere, che è quello del traffico crocieristico, e dall'altro c'é il fatto che il turismo in Italia ha prospettive di sviluppo se l'ambiente viene tutelato". Un eventuale divieto d'ingresso "va valutato per tutti i diversi impatti che provocherebbe. Intanto iniziamo col limitare la frequenza e la velocità".
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