Si registra un nuovo decesso nella giornata di ieri che porta il totale a 39. La dottoressa Stefania Stefanelli, Responsabile della Comunicazione-URP, esprime le più sincere condoglianze alla famiglia, sottolineando lo sconforto del personale sanitario per ogni decesso. Nove i nuovi casi sui 51 tamponi refertati nella giornata di ieri. Due le nuove guarigioni (57 quelle totali). 20 i ricoverati in ospedale: 15 nelle degenze d'isolamento e cinque in terapia intensiva. 319 sono i pazienti seguiti a domicilio. I dimessi per condizioni migliorate sono 187. 608 le quarantene (58 sanitari e 8 forze dell'ordine).
Per il Commissario Straordinario per l'emergenza, Massimo Arlotti, si tratta di un bilancio tutto sommato positivo se si guarda il carico assistenziale sull'ospedale. Ha sottolineato che a fine marzo i pazienti nelle aree di degenze erano 55-60. Ora quindi “passiamo ad aiutare le persone a riprendere mobilità e lavoro”. Per questo abbiamo testato chi è uscito dalla quarantena, anche se asintomatico, per limitare la circolazione del virus nella comunità. Ci sarà dunque un supporto alla ripresa del lavoro attraverso uno screening. Supporto che sarà tarato anche in base alla “quantità di strumenti che avremo a disposizione”. Inoltre occorrerà monitorare – sottolinea – se il sistema sanitario riuscirà ad assorbire i nuovi casi, che di certo aumenteranno. “Se accadrà, saremo sulla buona strada”. “Le critiche – continua – sono poco utili. La sfida la si vince insieme, come un Paese unito, ognuno con le proprie competenze e le proprie responsabilità, con una unità fra istituzioni e persone”. “Se ci sono più positivi, è un segnale di efficienza”, puntualizza.
Ad una domanda della stampa, Arlotti rimarca che “nel prossimo futuro ognuno dovrà girare con una mascherina in tasca - anche se non certificata, precisa - per entrare in ogni spazio chiuso”. “Se la usano tutti, il gruppo è più protetto, mentre all'esterno invece la mascherina può essere superflua. Ma se si incontra una persona, è bene indossarla. I principi però sono gli stessi: lavarsi le mani e evitare gli assembramenti”. Anticipa inoltre che si sta valutando l'utilizzo di una applicazione, su base volontaria, per tracciare le persone.
In conferenza stampa anche il Segretario al Territorio, Stefano Canti, che commenta il decreto emesso questa notte. “Pensiamo al futuro, progettiamo la ripresa ma senza abbassare la guardia”, afferma. Questo primo decreto dà l'opportunità a tutte le attività di ripartire tramite le consegne a domicilio – facendo l'esempio dei vivaisti - o su appuntamento (come per gommisti e meccanici). Il Segretario invita la cittadinanza ad acquistare i prodotti agro-alimentari sammarinesi. Anticipa l'emanazione, nei primi giorni della prima settimana, di un nuovo decreto con ulteriori interventi. “Occorre ancora un po' di pazienza”, afferma. Canti ringrazia poi tutti i volontari e il personale sanitario. È allo studio la possibilità di alleggerire le misure restrittive, magari per un raggio circoscritto. Sul reperimento di risorse: “Si stanno contattando vari enti. Sono possibilità che vanno ancora approfondite”.