“Il concordato per Punto Shop ed Omega non va accolto”: lo scrive lo Studio De Angelis che rappresenta uno dei creditori, al Commissario della Legge, Gilberto Felici. Documento reso noto anche alla stampa. In 23 pagine ricorda la vicenda criticando la procedura di concordato, con operazioni di voto giudicate inammissibili e falsate, dal momento che non era stato raggiunto il quorum di legge, nella confusione dei votanti. “Il contraddittorio – scrive lo studio De Angelis – non c’è stato”. Getta inoltre pesanti ombre sulla società Omega, per questo lo studio napoletano chiede al commissario Felici di accogliere le contestazioni, rigettare il concordato e dichiarare il fallimento della società. Di tutt’altro avviso l’avvocato della Punto Shop. “La procedura - dice Marino Nicolini - è stata fatta in base alla legge del 1917 per concordati e fallimenti. Il concordato è approvato se il numero di testi raggiunge la maggioranza e se per valore raggiunge i due terzi. E così è stato”. “In tribunale – prosegue il legale della Punto Shop - la relazione del procuratore ha chiarito ai creditori che avrebbero dovuto scegliere tra un concordato non garantito o il fallimento. La grandissima maggioranza ha scelto il primo”. Ora si attende la sentenza omologa da parte del giudice Felici.
Giovanna Bartolucci
Giovanna Bartolucci
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