Sei ore di interrogatorio di fronte al pm titolare dell’inchiesta Luca Bertuzzi per descrivere nei dettagli le modalità con cui Vitalucci ha intrattenuto rapporti con Marco Bianchini e la Fingestus. Rapporti inizialmente d’affari che poi hanno preso una piega completamente diversa fino agli atti scaturiti nelle denunce per estorsione e minacce. L’avvocato di Vitalucci Luca Maori – noto per aver difeso Raffaele Sollecito nel processo Meredith Kercher – non vuol rivelare i dettagli dell’interrogatorio, lasciando intendere tuttavia un atteggiamento collaborativo da parte del suo assitito. “Su San Marino – si limita a dire Maori – ci sono molte cose che ancora devono venir fuori”. Vitalucci, che è agli arresti domiciliari a Marotta, attende intanto la decisione del Tribunale della Libertà di bologna che giovedì prossimo si dovrà pronunciare sull’istanza di scarcerazione.
Sul fronte sammarinese il commissario della Legge Laura Di Bona ha intanto chiesto l’acquisizione degli atti della gendarmeria relativi alle tre denunce presentate da Vitalucci nei confronti di Ricciardi e Platone. Il fascicolo – come noto - era stato archiviato dal giudice Marsili, ma il giudice d’appello Brunelli ha rinviato il caso in istruttoria. E’ in fase di perfezionamento intanto la richiesta di estradizione in Italia per Marco Bianchini, ex presidente del gruppo Bi-Holding, che è da 15 giorni in carcere in arresto provvisorio su richiesta della procura di Rimini. Rigettate, con la motivazione del pericolo di fuga, le istanze di arresti domiciliari per Bianchini presentate dal suo avvocato Pier Luigi Bacchiocchi che ritiene la situazione inaccettabile. A parti inverse, e cioè se fosse stato San Marino a chiedere l’estradizione dall’Italia, mai - osserva Bacciocchi - avrebbero tenuto qualcuno in carcere in arresto provvisorio per così tanto tempo.
Sul fronte sammarinese il commissario della Legge Laura Di Bona ha intanto chiesto l’acquisizione degli atti della gendarmeria relativi alle tre denunce presentate da Vitalucci nei confronti di Ricciardi e Platone. Il fascicolo – come noto - era stato archiviato dal giudice Marsili, ma il giudice d’appello Brunelli ha rinviato il caso in istruttoria. E’ in fase di perfezionamento intanto la richiesta di estradizione in Italia per Marco Bianchini, ex presidente del gruppo Bi-Holding, che è da 15 giorni in carcere in arresto provvisorio su richiesta della procura di Rimini. Rigettate, con la motivazione del pericolo di fuga, le istanze di arresti domiciliari per Bianchini presentate dal suo avvocato Pier Luigi Bacchiocchi che ritiene la situazione inaccettabile. A parti inverse, e cioè se fosse stato San Marino a chiedere l’estradizione dall’Italia, mai - osserva Bacciocchi - avrebbero tenuto qualcuno in carcere in arresto provvisorio per così tanto tempo.
Riproduzione riservata ©