E' un grido di aiuto quello lanciato dalle Associazioni riunite nella Consulta: 140 realtà del no profit e del volontariato, una vera ricchezza per il Paese, alle prese ora – chi più, chi meno – con difficoltà capaci di comprometterne anche la sopravvivenza. Problemi di ordine burocratico con una mole di documenti da presentare agli uffici preposti - dicono - sempre più pesante e nebulosa; accanto problemi di natura economica, dettati dalla contingenza che impone una decisa spending review e di conseguenza la riduzione dei contributi pubblici alle associazioni, “rispondenti però a criteri discrezionali troppo marcati da parte delle Segreterie”, secondo il Direttivo. “Anche nella concessione di utilizzo del teatro Concordia” - si è detto. “A dare una svolta in negativo - spiegano – il regolamento entrato in vigore il 1° ottobre scorso che prevede un tariffario dettagliato sui costi d'affitto di sale e teatri per l'organizzazione di eventi a cui in precedenza si accedeva con maggiori sconti. A ciò si aggiunge l'aumento delle spese per l'utilizzo delle attrezzature interne e per gli interventi dell'Azienda dei Lavori Pubblici; e poi spedizioni, affissioni, attività promozionale, tutti aspetti che se prima costavano poco o nulla, ora invece hanno un peso rilevante sui bilanci e in qualche caso hanno già fatto chiudere le realtà associative economicamente più deboli. Serve dunque una legge ad hoc, la si chiede da 12 anni - ricordano – per valorizzare e sostenete il terzo settore ma in attesa che venga varata (e non si prevedono tempi celeri), occorre almeno riaprire il confronto per ragionare su come snellire la macchina burocratica e se non altro mantenere lo status quo relativamente alle agevolazioni godute finora.
Nel video l'intervista al presidente della Consulta delle Associazioni, Matteo Tamagnini
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Nel video l'intervista al presidente della Consulta delle Associazioni, Matteo Tamagnini
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