E’ indispensabile l’accordo su come affrontare la situazione tra Democratici e Repubblicani, altrimenti il 2 agosto diventa concreto il rischio default. E lo scenario che si presenterebbe già il 3 agosto sarebbe l’aumento dei tassi d’interesse, enormi contraccolpi sulle Borse e conseguenze deplorevoli non solo per gli Stati Uniti ma per l’economia mondiale. Rivolgendosi in diretta tv alla nazione il Presidente Barack Obama ha chiesto agli americani di far pressione sul Congresso per raggiungere un compromesso. “In passato - ha ricordato Obama - l'aumento del debito é stato una routine. Il Congresso l'ha sempre passato e i presidenti lo hanno firmato. Ora dobbiamo farlo noi entro il 2 agosto”. Ma lo speaker repubblicano della Camera, John Boehner, afferma che non c’è disponibilità ad offrire un assegno in bianco al Presidente. Un accordo, dunque, sembra lontano, anche se alcuni osservatori ritengono che al di là delle dichiarazioni pubbliche, le parti siano vicine. Intanto il cambio dollaro-yen scende sotto quota 78, aumenta il petrolio ed anche il prezzo dell’oro.
Riproduzione riservata ©