Fino alla seconda guerra mondiale Zara, capitale storica della Dalmazia, era abitata in grande maggioranza da italiani. Ma i bombardamenti degli angloamericani prima, e la persecuzione etnica e politica poi, finirono per cancellare quasi completamente questa presenza. Abbiamo sentito, a tal proposito, Rina Villani: Presidente della Comunità degli Italiani di Zara. Gli echi di quella tragedia si persero nel corso dei decenni; oggi Zara – Zadar, per i croati – è una città che vive di turismo, grazie anche al meraviglioso patrimonio artistico lasciato dai Romani, dai Bizantini, ma soprattutto dalla Repubblica di Venezia. E pensare che in epoca titina molti Leoni di Sandegli italiani che vivono nella capitale storica della Dalmazia Marco vennero abbattuti o danneggiati, proprio per cancellare ogni residua traccia di italianità. Ma ciò non è avvenuto, grazie anche all'opera di questa Comunità, che attualmente conta più di 500 iscritti, tra effettivi e sostenitori, e che lavora in sinergia con la Società Dante Alighieri, presente a Zara con tantissimi eventi. Grazie all'impegno della Comunità degli Italiani di Zara, inoltre, è stato aperto - nel 2013 - un asilo. Nel servizio l'intervista a Cornelia Appio Giunio: esponente della Società Dante Alighieri.
Gianmarco Morosini
Gianmarco Morosini
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