“È la prima cosa che ho detto quando sono arrivata qui, che ero molto orgogliosa di ciò che mio padre e i nostri padri canadesi avevano realizzato in Italia”. Rischiò la vita in una delle battaglie più cruente della seconda guerra mondiale, il papà di France Pitre, Rosario. Tanti altri combattenti alleati – impegnati su questo fronte -, non tornarono a casa.
La Presidente dell'ANPI Rimini Silvia Zoli, ha ricordato la visita – questa mattina, insieme alla delegazione proveniente da oltreoceano – al Cimitero di Coriano, dove sono sepolti oltre 400 soldati canadesi. Un'epopea sanguinosa, quella che portò alla Liberazione di Rimini; cui ha reso omaggio la CSdL. Che ritiene quantomai attuale il valore dell'antifascismo. “Non va mai dimenticato”, ha sottolineato il Segretario della Confederazione Enzo Merlini. Molto importante – a suo avviso – anche il riconoscimento dell'aiuto che San Marino diede ai rifugiati in quegli anni terribili.
Proprio su quella straordinaria prova di solidarietà del Titano si è poi soffermato lo storico Verter Casali. I circa 100.000 sfollati accolti; la neutralità violata, dal tragico bombardamento del 26 giugno 1944. Posto l'accento anche sul ruolo che ebbero le truppe canadesi nello sfondamento della “linea gotica”.
Fra i parenti dei soldati in visita a San Marino anche Claude Dellaire. Attivista sindacale, peraltro, da qui uno scambio di opinioni, sulla situazione attuale. Suo padre Lucien gli parlò molto poco della guerra – ha spiegato -. I militari canadesi tornati vivi evidentemente avevano difficoltà a tornare su quegli eventi traumatici. Ma “penso fosse consapevole – ha aggiunto – di combattere il fascismo”. “Mi trasmetteva i suoi valori”. “Oggi – ha rimarcato - sono solidale con il popolo ucraino. Ho capito che ci sono guerre inutili; e ci sono invece guerre necessarie contro le dittature e il fascismo”.
Nel servizio le interviste a France Pitre, Enzo Merlini (Segretario CSdL), Verter Casali (storico) e Claude Dellaire