L'appello del presidente Barack Obama per un compromesso sull'aumento del tetto del debito cade nel vuoto in Congresso, con un braccio di ferro che prosegue tra repubblicani e democratici.
Ma la risposta viene dagli americani che, in massa, hanno intasato le linee della Camera per esercitare quella pressione sugli eletti che Obama ha chiesto nel discorso alla nazione. Lo spettro del default si fa sempre più reale. Alla scadenza del 2 agosto mancano 7 giorni e - avverte la Casa Bianca - in quella data il Tesoro esaurirà le opzioni a sua disposizione per pagare i conti. Anche oggi la Borsa di Tokyo ha aperto gli scambi a -0,49%, per effetto delle perdite di Wall Street e dello stallo sulle trattative per l'aumento del debito Usa. L'indice Nikkei scende a 10.048,34 punti, scontando i minimi degli ultimi 4 mesi segnati a New York dal dollaro contro lo yen, a quota 77,82.
Ma la risposta viene dagli americani che, in massa, hanno intasato le linee della Camera per esercitare quella pressione sugli eletti che Obama ha chiesto nel discorso alla nazione. Lo spettro del default si fa sempre più reale. Alla scadenza del 2 agosto mancano 7 giorni e - avverte la Casa Bianca - in quella data il Tesoro esaurirà le opzioni a sua disposizione per pagare i conti. Anche oggi la Borsa di Tokyo ha aperto gli scambi a -0,49%, per effetto delle perdite di Wall Street e dello stallo sulle trattative per l'aumento del debito Usa. L'indice Nikkei scende a 10.048,34 punti, scontando i minimi degli ultimi 4 mesi segnati a New York dal dollaro contro lo yen, a quota 77,82.
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