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Il Delfinario di Rimini non aprirà per motivi burocratici

1 ago 2017
Fb Gessica NotaroIl Delfinario di Rimini non aprirà per motivi burocratici
Il Delfinario di Rimini non aprirà per motivi burocratici - lo sfogo di Gessica Notaro, una dei dipendenti, "ho perso tutto di nuovo"
Probabilmente una chiusura definitiva, perché anche il Demanio potrebbe non rinnovare i permessi. Di certo c'è che il Delfinario di Rimini per l'estate 2017 non riaprirà, ed è la prima volta dall'inaugurazione del 1968. Colpa della burocrazia: mancano le autorizzazioni, essendo scaduti i permessi provvisori rilasciati negli scorsi anni. L 'ultima indagine sulla struttura risale al settembre del 2016, sul rilascio di permessi senza autorizzazioni. La prima nel settembre 2013, quando la Forestale dispose il sequestro di 4 delfini per presunti maltrattamenti e violazioni sulle modalità di detenzione in cattività. La chiusura comporterà alla società che gestisce il Delfinario danni per centinaia di migliaia di euro e con una nota  l'amministrazione comunale spiega che “abusi e difformità riguardano spazi troppo rilevanti ed indispensabili per rilascio dell’autorizzazione, tanto che si era provato a verificare se l’attività potesse essere esercitata utilizzando solo i locali riconosciuti conformi. Ma non è stato possibile. E così sette persone rimarranno a casa. Tra loro anche Gessica Notaro, la riminese sfregiata con l'acido lo scorso gennaio che nella struttura che ospita leoni marini aveva tentato un nuovo inizio. “ed ora ho perso tutto- scrive su facebook- di nuovo".


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