
La Cdls richiama interventi di sostegno alla natalità, tema al centro del dibattito politico. Genitorialità paritaria e contrasto alla discriminazione materna. E' la cosiddetta “motherhood penalty”, la penalizzazione lavorativa per le donne con figli, come ostacolo all’occupazione femminile e alla loro crescita professionale. Si chiede di riequilibrare i carichi familiari, facendo della cura dei figli una responsabilità condivisa. Tra le misure urgenti: congedi parentali obbligatori anche per i padri, tutela effettiva dei genitori che scelgono il part-time, rafforzamento della flessibilità lavorativa, con il potenziamento del lavoro agile e strumenti di rimodulazione dell’orario.
Poi le leve della fiscalità, “in un sistema – osserva la Cdls – che non riflette le reali condizioni economiche delle famiglie”, per una maggiore equità. In questa direzione, sollecita l'adozione del quoziente familiare, che consentirebbe di ridefinire la pressione fiscale sulla composizione del nucleo invece che sul singolo reddito.
Altro elemento, poi, nella promozione di politiche per la conciliazione vita-lavoro. Tra le proposte prioritarie: la revisione dei criteri per l’accesso all’indennità di maternità; un maggiore riconoscimento del lavoro di cura, guardando all'inclusione lavorativa per i caregiver familiari e ad incentivi per il coinvolgimento attivo della figura paterna. Ancora, il potenziamento dei servizi di supporto alle famiglie, con un’attenzione particolare alle situazioni di disabilità e non autosufficienza.
Sguardo infine alla formazione e alla riqualificazione professionale per garantire le competenze necessarie ad affrontare le sfide dell’economia digitale e dell’intelligenza artificiale. Innovazione tecnologica da porre anche al servizio dei modelli organizzativi: sfruttandone i benefici, per una migliore gestione del tempo. E torna, così, a lanciare la proposta della settimana lavorativa di quattro giorni.