Il comitato promotore per il referendum contro le antenne ha consegnato, questa mattina, ai Capitani Reggenti e alla segreteria istituzionale il quesito referendario con il quale chiede che vengano sospese e revocate le concessione umts in essere sulla base di quanto previsto negli articoli delle convenzioni, in particolare, di quello che prevede che la concessione possa essere sospesa e revocata, con decreto reggenziale, a fronte di gravi motivi. E secondo il comitato promotore i gravi motivi sussistono. A questo proposito vengono citate le diverse tappe che hanno portato al referendum.
La battaglia contro l’installazione delle antenne dura da mesi. Allarmati per la propria salute i cittadini nell’arco di breve tempo, prima hanno costituito comitati spontanei contro le antenne, poi hanno raccolto 3500 firme. I comitati inoltre hanno contestato le modalità delle installazioni riallacciandosi anche al documento dell’OMS che tratta il problema delle onde elettro magnetiche e indica con precisione come si deve effettuare l’installazione delle antenne per la telefonia umts.
Sono tutti argomenti sposati dal comitato promotore del referendum, composto da 5 persone, che considera la convenzione in atto l’origine del problema. Chiede quindi la sua sospensione o revoca “per motivi gravi legati alla salute”, sostiene Erik Casali che fa parte dei promotori del referendum e che questa mattina insieme ad altri due promotori ha consegnato il quesito.
E questa sera inizia la raccolta delle firme nel corso di un incontro pubblico che si terrà nella sala dell’ex internazionale di Borgo Maggiore ad iniziare dalle 21.00.
La battaglia contro l’installazione delle antenne dura da mesi. Allarmati per la propria salute i cittadini nell’arco di breve tempo, prima hanno costituito comitati spontanei contro le antenne, poi hanno raccolto 3500 firme. I comitati inoltre hanno contestato le modalità delle installazioni riallacciandosi anche al documento dell’OMS che tratta il problema delle onde elettro magnetiche e indica con precisione come si deve effettuare l’installazione delle antenne per la telefonia umts.
Sono tutti argomenti sposati dal comitato promotore del referendum, composto da 5 persone, che considera la convenzione in atto l’origine del problema. Chiede quindi la sua sospensione o revoca “per motivi gravi legati alla salute”, sostiene Erik Casali che fa parte dei promotori del referendum e che questa mattina insieme ad altri due promotori ha consegnato il quesito.
E questa sera inizia la raccolta delle firme nel corso di un incontro pubblico che si terrà nella sala dell’ex internazionale di Borgo Maggiore ad iniziare dalle 21.00.
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