Quali sono state le caratteristiche dei processi di innovazione sociale, culturale ed economica realizzati dai sammarinesi rientrati sul Titano fra il 1965 e il 1980, dopo un periodo all'estero? La risposta è stata offerta da Patrizia Di Luca, direttrice del Centro di ricerca sull'emigrazione dell'Università degli Studi della Repubblica di San Marino, a Genova alla quinta edizione del convegno internazionale "Diaspore italiane - rappresentazione e questioni d'identità".
Iniziativa che nei giorni scorsi ha ospitato oltre ottanta esperti da realtà come il John D. Calandra Italian American Institute di New York e il Museo dell'Immigrazione di Buenos Aires. Di Luca ha offerto un contributo basato su un'ampia serie di testimonianze raccolte dall'apertura del Museo dell'Emigrante di San Marino, nel 1997, a oggi.
"L'esperienza esistenziale descritta - ha spiegato - è quella di chi emigra tra nostalgia ed emancipazione, cioè tra il desiderio di un ritorno al luogo e alla cultura d'origine e la volontà di scegliere nuove modalità di vita, diverse da quelle tradizionali del proprio ambiente familiare e sociale". Di qui un'analisi sulla capacità di "integrare nella propria identità elementi di più culture, contribuendo ad attivare creatività e rinnovamento".
L'appuntamento genovese si è concluso il 7 dicembre dopo 24 sessioni di dibattiti spalmate in tre giorni e ha visto la partecipazione di relatori provenienti da Paesi come Australia, Brasile, Sudafrica, Kenya, Germania, Uruguay, Francia, Stati Uniti, Argentina e Canada. Il convegno, per Di Luca, "ha rappresentato una preziosa, concreta e produttiva occasione per approfondire le ricerche sull'emigrazione e confrontarsi con alcuni prestigiosi musei delle migrazioni di altri Stati.
Sono nati nuovi progetti che coinvolgeranno alcune collaborazioni sull'emigrazione sammarinese, in particolare con il Museo dell'Immigrazione di Buenos Aires e alcune istituzioni della nostra penisola. È stata infine presentata dal Ministero degli Affari Esteri italiano una rete dei musei dedicati al tema dell'emigrazione. Siamo stati inviati a farne parte perché i legami tra San Marino e l'Italia, in questo ambito di ricerca, sono molteplici e molto significativi".