La tanto celebrata dieta mediterranea è a rischio soprattutto nei paesi di origine. Nel rapporto sull’alimentazione europea della Fao si evidenzia, infatti, che negli ultimi 45 anni la famosa dieta basata sul prevalente consumo di frutta fresca, verdura, cereali, pesce è stata a poco a poco abbandonata proprio nei territori che l’hanno tenuta a battesimo.
Principali nemici: il benessere economico, che ha indotto ad aggiungere grandi quantità di calorie e grassi, e oggi i continui rincari dei prodotti base della dieta. Sono questi ad indurre un cambiamento delle abitudini alimentari delle famiglie. I cali più accentuati si sono registrati per cereali, in testa il pane, ortaggi, frutta, olio d’oliva, carne bovina. Soltanto latte e derivati e carni avicole vanno in controtendenza. Di conseguenza aumentano i consumi di grassi, di cibo ipercalorico a basso costo e quindi le calorie.
A questo si aggiunge una riduzione dell’attività fisica dovuta ad una sedentarietà che riguarda adulti e bambini. In Italia il 36% dei giovani dai dieci anni in su, è in soprappeso o addirittura obeso. Il valore più alto tra i paesi europei. E a San Marino la realtà non è certo diversa.
Principali nemici: il benessere economico, che ha indotto ad aggiungere grandi quantità di calorie e grassi, e oggi i continui rincari dei prodotti base della dieta. Sono questi ad indurre un cambiamento delle abitudini alimentari delle famiglie. I cali più accentuati si sono registrati per cereali, in testa il pane, ortaggi, frutta, olio d’oliva, carne bovina. Soltanto latte e derivati e carni avicole vanno in controtendenza. Di conseguenza aumentano i consumi di grassi, di cibo ipercalorico a basso costo e quindi le calorie.
A questo si aggiunge una riduzione dell’attività fisica dovuta ad una sedentarietà che riguarda adulti e bambini. In Italia il 36% dei giovani dai dieci anni in su, è in soprappeso o addirittura obeso. Il valore più alto tra i paesi europei. E a San Marino la realtà non è certo diversa.
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