“La legge istitutiva dell'Ente Poste altro non è che il cavallo di Troia per fare diventare le poste Società per Azioni, visto che tutto l'iter previsto in essa è stato bypassato con l'inserimento nella finanziaria dell'articolo 59”. In una nota stampa la rappresentanza sindacale Poste San Marino tira le fila dell'incontro che Usl e Cdls hanno ottenuto mercoledì a Palazzo con il segretario Felici ed il direttore delle Poste Zafferani durante il quale è stato ribadito che la trasformazione in S.P.A. è indispensabile per mettere in pratica un regime di contabilità più semplice e adeguato al regime internazionale. Riguardo alla tutela dei lavoratori sono state date ampie rassicurazioni, “tuttavia - prosegue la nota - il problema ci sarà quando all'interno di Poste S.p.a alcuni dipendenti si troveranno sotto la PA oppure sotto la Federazione dei Servizi: contratti, regimi retributivi, tutele sindacali diverse ma identica funzione”. Altro capitolo delicato: il ridimensionamento orario degli uffici meno produttivi con aperture alterne durante la settimana. “Ci opporremo - concludono i dipendenti - alla logica privatistica del profitto a scapito della qualità del servizio all'utenza”.
S.B.
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