Il nome dell'appuntamento che don Oreste Benzi volle con determinazione, lascia trapelare la volontà di valorizzare il cammino di ragazzi usciti dal tunnel delle dipendenze. Con lo scopo di ricongiungersi alla vita e alle proprie famiglie di origine. Il senso del passaggio dal mondo protetto della comunità terapeutica all’inserimento di nuovo nel mondo si celebra non a caso, il giorno di Santo Stefano, primo testimone della nuova vita cristiana. Quest’anno, sono 120 i ragazzi che hanno terminato questo cammino: alcuni di loro arrivano dell’Est Europa, dall’America Latina.
A loro si è rivolto il vescovo di Rimini Monsignor Nicolò Anselmi, che ha ricordato la facilità con cui si cade nella lusinga del “riuscire da soli”. E invita a un cambio di prospettiva: darsi agli altri e farlo per sé, per la propria felicità.
Don Oreste diceva: "le persone cercano di colmare un vuoto abusando di sostanze stupefacenti", per questo per 30 anni ha contrapposto alla solitudine “l'incontro simpatico con Cristo”, ed istituì la giornata di celebrazione affinché i ragazzi festeggiassero il traguardo raggiunto, con le famiglie e con gli operatori.