Una giornata informativa dal titolo “Disabilità, un linguaggio comune per una comunità resiliente” ha visto insieme la Commissione CSD ONU, la segreteria di Stato per la Sanità, l’Authority Sanitaria, l’Istituto Sicurezza Sociale e le associazioni di volontariato.
Una prima 'banca dati' ed una programmazione specifica per ogni tipo di disabilità.
Questi gli argomenti forti del confronto con i dirigenti dei servizi sanitari e socio-sanitari, durante il quale sono stati affrontati numerosi aspetti che riguardano le condizioni delle persone con disabilità a San Marino e delle loro famiglie.
L'iniziativa prende avvio dalla delibera del gennaio scorso del Congresso di Stato in cui veniva proprio costituito un tavolo tecnico multidisciplinare e intersettoriale per cercare di valorizzare tutte le proposte innovative che sappiano soddisfare i diversi bisogni della persona con disabilità.
Di qui la la necessità di sostenere iniziative integrate e non limitate al solo settore socio-sanitario, con una visione a breve, medio e lungo periodo per costruire quella che viene definita una “comunità resiliente”.
Tra le prime azioni intraprese, la creazione di “una banca dati” sulle disabilità della Repubblica di San Marino come stabilito dalla “Legge quadro 28/2015 secondo standard di classificazione internazionale chiamati “ICF”: si tratta di una Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute che considera la persona non soltanto dal punto di vista “sanitario”, ma promuove un approccio attento alle potenzialità, alle risorse ed al contesto sociale in cui vive il soggetto. Tra gli obiettivi anche quello di giungere a una programmazione specifica per ogni disabilità presente.
“Questo modello previsionale – ha ribadito il segretario di Stato alla Sanità Franco Santi durante il suo intervento di saluto al convegno
- sarebbe per San Marino un bella opportunità, perché è un grande sfida quella di riuscire a realizzare un treno che corre sul binario della salute psico-fisica di tutti noi”.
Una prima 'banca dati' ed una programmazione specifica per ogni tipo di disabilità.
Questi gli argomenti forti del confronto con i dirigenti dei servizi sanitari e socio-sanitari, durante il quale sono stati affrontati numerosi aspetti che riguardano le condizioni delle persone con disabilità a San Marino e delle loro famiglie.
L'iniziativa prende avvio dalla delibera del gennaio scorso del Congresso di Stato in cui veniva proprio costituito un tavolo tecnico multidisciplinare e intersettoriale per cercare di valorizzare tutte le proposte innovative che sappiano soddisfare i diversi bisogni della persona con disabilità.
Di qui la la necessità di sostenere iniziative integrate e non limitate al solo settore socio-sanitario, con una visione a breve, medio e lungo periodo per costruire quella che viene definita una “comunità resiliente”.
Tra le prime azioni intraprese, la creazione di “una banca dati” sulle disabilità della Repubblica di San Marino come stabilito dalla “Legge quadro 28/2015 secondo standard di classificazione internazionale chiamati “ICF”: si tratta di una Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute che considera la persona non soltanto dal punto di vista “sanitario”, ma promuove un approccio attento alle potenzialità, alle risorse ed al contesto sociale in cui vive il soggetto. Tra gli obiettivi anche quello di giungere a una programmazione specifica per ogni disabilità presente.
“Questo modello previsionale – ha ribadito il segretario di Stato alla Sanità Franco Santi durante il suo intervento di saluto al convegno
- sarebbe per San Marino un bella opportunità, perché è un grande sfida quella di riuscire a realizzare un treno che corre sul binario della salute psico-fisica di tutti noi”.
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