Dopo la legge del 2015 che aveva introdotto il principio dell'assunzione di persone con invalidità come requisito vincolante per partecipare alle gare d'appalto per la fornitura dei beni e servizi alla Pubblica Amministrazione, continuano i lavori sul nuovo decreto che ridefinirà l'inserimento lavorativo delle persone diversamente abili. Tra le novità del testo un contributo di solidarietà per ogni dipendente e per tutte le aziende oltre alla possibilità, per quelle che hanno più di 20 dipendenti ma non il numero previsto di persone con disabilità o invalidità in organico, di versare un contributo a parte: confluirà tutto in un unico fondo che verrà creato per facilitare percorsi di formazione e agevolazioni all'assunzione.
Tra le opzioni anche la possibilità di esternalizzare servizi a cooperative sociali. Decreto che riserva inoltre un ruolo particolare ai servizi sociali, una sorta di “tutoraggio” a supporto delle aziende. Provvedimento con cui potranno essere rivisti gli attuali metodi di valutazione funzionale della persona disabile per consentire inserimenti lavorativi maggiormente compatibili.