Il Covid ritarda la riapertura, inizialmente prevista subito dopo le feste nataliazie, dei centri diurni per le persone con disabilità: Atelier Le mani, Casa La Rosa e nucleo La Volpe presso il Colore del Grano. Uno slittamento nei tempi che la Responsabile Servizio Disabilità e Assistenza Residenziale, Francesca Civerchia spiega così: "Come mostra l'andamento epidemiologico generale, anche i nostri operatori - 15 su 30 - si sono ammalati, sono risultati positivi e per questo in quarantena o isolamento, quindi non avevamo in forza tutto il personale sufficiente per riaprire le strutture. Abbiamo dovuto concentrarci sul Colore del Grano dove gli ospiti sono residenziali e abbiamo dovuto mettere in atto una serie di prospettive differenti e organizzative per poter riaprire. Abbiamo chiesto un po' di pazienza ai familiari, alcuni ci hanno ringraziato, forse il nostro è stato un eccesso di cautela, ma capiscono che per noi questo genere di attenzione per proteggere i ragazzi. Ricordo che due anni fa ci sono stati quattro decessi all'interno del Colore del Grano, quindi ho dovuto potenziare i controlli e le misure di sicurezza per evitare che ricapitasse una tragedia di quel tipo. Oggi con la nuova organizzazione siamo già in grado di riaprire tutti e tre i centri diurni da metà della prossima settimana".
Attività fondamentali in risposta al bisogno di inclusione, il cui potenziamento – è stato rimarcato – resta obiettivo fisso di operatori ed istituzioni. "Supportati dalla Segreteria di Stato alla Sanità e autorizzati dal Comitato Esecutivo ISS, - aggiunge Francesca Civerchia - in un solo anno siamo riusciti ad aprire il terzo centro diurno per i ragazzi più giovani, abbiamo inaugurato lo sportello disabilità e potenziato gli inserimenti lavorativi sul territorio".
Nel video l'intervista a Francesca Civerchia, Responsabile Servizio Disabilità e Assistenza Residenziale.