All'individuo va "riconosciuta la libertà" di decidere "come e quando morire" in forza di principi costituzionali. E' un passaggio dell'ordinanza della Corte d'Assise di Milano che ha deciso di trasmettere gli atti alla Consulta per il caso di Dj Fabo. Per i giudici Marco Cappato non ha rafforzato il proposito suicidiario, e la parte della norma che punisce l'agevolazione al suicidio senza influenza sulla volontà dell'altra persona è costituzionalmente illegittima. "Aiutare Fabo a morire era un mio dovere, la Consulta stabilirà se questo era anche un suo diritto oltre che un mio diritto", commenta Cappato. La fidanzata di Fabo, decisione Corte è una vittoria per tutti.
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