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Don Luigi Ciotti in udienza dai Capitani Reggenti

1 feb 2008
Don Luigi Ciotti in udienza dai Capitani Reggenti
E’ una delle nuove emergenze con le quali siamo costretti a fare i conti. Don Luigi Ciotti rivela alla Reggenza che il gioco d’azzardo è entrato nel novero delle dipendenze che attraversano non solo i giovani. Da sempre impegnato nella lotta ai vari tipi di disagio, all’emarginazione, il sacerdote noto per la creazione, circa 40 anni fa, del Gruppo Abele, ha messo in risalto i cambiamenti che attraversano la società. “Già accogliamo – ha detto – giovani che vivono le dipendenze da internet”. Ricordato, da don Ciotti, il suo lavoro svolto alcuni anni fa anche a San Marino, nelle scuole della Repubblica, per sensibilizzare i ragazzi sui rischi delle droghe e dell’emarginazione. “L’attualità di un sistema nel quale viviamo – ha sottolineato la Reggenza – ha posto in evidenza i limiti vistosi di strutture che si stanno dimostrando fragili e non sufficientemente preparate a contrastare l’impatto con emergenze vecchie e nuove”. Apprezzata l’azione portata avanti da coloro che, come don Luigi Ciotti, si adoperano per “dar voce a chi non ha voce”. A lui i Capi di Stato hanno manifestato la stima e la riconoscenza per il suo impegno. “Solo contrastando efficacemente certi fenomeni - ha concluso la Reggenza – si potrà costruire una società più matura, più giusta e più consapevole dei valori che stanno alla base della nostra civiltà”.

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