Trecento sacerdoti e diecimila persone. Questo il colpo d’occhio del Palacongressi di Rimini, ai funerali di don Oreste Benzi, morto venerdì scorso per un attacco cardiaco all’età di 82 anni.
Moltissimi i giovani presenti al rito funebre, presieduto dal vescovo di Rimini, Francesco Lambiasi, e concelebrato da una dozzina fra cardinali e vescovi, tra i quali il cardinale arcivescovo di Bologna, Carlo Caffarra, il cardinale emerito di Ravenna, Ersilio Tonini.
E’ la gioia il ricordo comune, il filo che unisce le oltre 10mila persone che hanno riempito il Palacongressi di Rimini per l’ultimo saluto a Don Oreste Benzi, il prete degli ultimi, il sacerdote che ha dedicato tutta la sua vita agli emarginati. Sono stati loro a ricordarlo, prima della liturgia, prendendo la parola nella sala dell’Auditorium. Ci ha insegnato a sognare in grande, hanno detto. Abbiamo percorso un pezzo di strada tenuti per mano da un Santo di Dio che ci ripeteva sempre: “il segno più evidente che si vive in Gesù è la gioia.”
Ha sempre creduto che la fede cristiana non è una serie di idee vaghe e complicate: è una persona, Cristo; è la storia della sua croce e risurrezione. Ha sempre creduto e predicato con le parole e con gesti coerenti e concreti il cuore della fede”. E’ con queste parole che il vescovo di Rimini Francesco Lambiasi, ha ricordato don Oreste Benzi citando anche l’impegno del sacerdote “a favore della vita non ancora nata, dell’umanità emarginata, umiliata e calpestata, a favore della pace e del rispetto dei diritti umani, a cominciare da quello della libertà religiosa”.
Tra le autorità il Segretario di Stato per gli affari esteri Fiorenzo Stolfi, a rappresentare i tanti sammarinesi che operano nella Comunità fondata da Don Benzi e il vicepresidente della Camera italiana Pier Luigi Castagnetti.
Il "più sentito cordoglio per la scomparsa di don Oreste Benzi" arriva dal presidente della Cei, monsignor Angelo Bagnasco che ricorda con riconoscenza la testimonianza di un grande sacerdote, uomo di Dio e quindi dei poveri, che ha saputo proporre un'esperienza di fede capace di interpellare, con la radicalità della sua testimonianza, il cuore di tante persone, attirando l'attenzione sulle condizioni dei più svantaggiati e di quanti soffrono nelle condizioni di tossicodipendenza, prostituzione e di emarginazione". Bagnasco ricorda anche la "significativa" azione di don Benzi "per contrastare l'aborto, con efficaci misure di sostegno all'accoglienza della vita e con la preoccupazione di offrire a tutti ambienti di affetto ed educazione mediante la promozione di case-famiglia.
Don Benzi è stato sepolto nel giardino davanti alla chiesa del cimitero civico. Uno spazio tutto per lui, per permettere ai tanti pellegrini che arriveranno da tutto il mondo, di pregare sulla sua tomba.
Moltissimi i giovani presenti al rito funebre, presieduto dal vescovo di Rimini, Francesco Lambiasi, e concelebrato da una dozzina fra cardinali e vescovi, tra i quali il cardinale arcivescovo di Bologna, Carlo Caffarra, il cardinale emerito di Ravenna, Ersilio Tonini.
E’ la gioia il ricordo comune, il filo che unisce le oltre 10mila persone che hanno riempito il Palacongressi di Rimini per l’ultimo saluto a Don Oreste Benzi, il prete degli ultimi, il sacerdote che ha dedicato tutta la sua vita agli emarginati. Sono stati loro a ricordarlo, prima della liturgia, prendendo la parola nella sala dell’Auditorium. Ci ha insegnato a sognare in grande, hanno detto. Abbiamo percorso un pezzo di strada tenuti per mano da un Santo di Dio che ci ripeteva sempre: “il segno più evidente che si vive in Gesù è la gioia.”
Ha sempre creduto che la fede cristiana non è una serie di idee vaghe e complicate: è una persona, Cristo; è la storia della sua croce e risurrezione. Ha sempre creduto e predicato con le parole e con gesti coerenti e concreti il cuore della fede”. E’ con queste parole che il vescovo di Rimini Francesco Lambiasi, ha ricordato don Oreste Benzi citando anche l’impegno del sacerdote “a favore della vita non ancora nata, dell’umanità emarginata, umiliata e calpestata, a favore della pace e del rispetto dei diritti umani, a cominciare da quello della libertà religiosa”.
Tra le autorità il Segretario di Stato per gli affari esteri Fiorenzo Stolfi, a rappresentare i tanti sammarinesi che operano nella Comunità fondata da Don Benzi e il vicepresidente della Camera italiana Pier Luigi Castagnetti.
Il "più sentito cordoglio per la scomparsa di don Oreste Benzi" arriva dal presidente della Cei, monsignor Angelo Bagnasco che ricorda con riconoscenza la testimonianza di un grande sacerdote, uomo di Dio e quindi dei poveri, che ha saputo proporre un'esperienza di fede capace di interpellare, con la radicalità della sua testimonianza, il cuore di tante persone, attirando l'attenzione sulle condizioni dei più svantaggiati e di quanti soffrono nelle condizioni di tossicodipendenza, prostituzione e di emarginazione". Bagnasco ricorda anche la "significativa" azione di don Benzi "per contrastare l'aborto, con efficaci misure di sostegno all'accoglienza della vita e con la preoccupazione di offrire a tutti ambienti di affetto ed educazione mediante la promozione di case-famiglia.
Don Benzi è stato sepolto nel giardino davanti alla chiesa del cimitero civico. Uno spazio tutto per lui, per permettere ai tanti pellegrini che arriveranno da tutto il mondo, di pregare sulla sua tomba.
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