"Donna, vita, libertà". La potenza del messaggio brilla sul giallo dei cartelli che colorano, insieme alla bandiera della pace, la "Marcia per la Libertà delle Donne iraniane" organizzata da Unione Donne Sammarinesi nel centro storico: da Piazza Sant'Agata fino a Piazza della Libertà, insieme, affinché il sacrificio della 22enne Mahsa Amini diventi impegno da condividere.
La rivoluzione parte dalle donne e coinvolge la società: da 43 anni, è stato ricordato dalle organizzatrici della marcia, le richieste della popolazione sono state ignorate e adesso in varie città donne e giovani protestano contro le autorità. Centinaia di persone sono state uccise. Ma nel frattempo le donne hanno ottenuto il sostegno della società civile.
A San Marino l'iniziativa ha raccolto il sostegno di politica, mondo economico, culturale e sociale sammarinese. Alla fine, dopo un breve momenti di confronto sull'attuale situazione delle donne in Iran e sulla lezione che stanno dando al mondo, la promessa di vigilare sull'ordine del giorno adottato in Consiglio Grande e Generale. Dopo sono stati tutti accolti a Palazzo, ricevuti dai Capitani Reggenti.
