I dati ci restituiscono un’immagine di donne sostanzialmente consapevoli, informate dell’esistenza e delle caratteristiche tipiche della cosiddetta violenza di genere, che hanno superato la visione stereotipata del problema e che pur non sentendosi sicure quando escono di casa la sera da sole - così come ha dichiarato il 58,45% delle intervistate - tuttavia non rinunciano allo svago, a qualunque età.
Il 56,01% riferisce di essere entrata personalmente a contatto con donne vittime di violenza: una conferma di come il fenomeno sia diffuso nella provincia di Rimini. L’81,59% considera la violenza sessuale un rischio che ogni donna può correre nell’arco di tutta la vita, indipendentemente dalle categorie sociali, morali e anagrafiche. Un’alta percentuale, sempre secondo i dati del “Progetto Vincenza”, individua nel desiderio di proteggere i figli la ragione principale che spinge a resistere all’interno di una relazione violenta. A chi rivolgersi infine in casi di bisogno? Le donne della provincia di Rimini agli avvocati e alle forze dell’ordine preferiscono le associazioni. Tuttavia il 40,2% chiede più controlli della polizia.
Sara Bucci
Il 56,01% riferisce di essere entrata personalmente a contatto con donne vittime di violenza: una conferma di come il fenomeno sia diffuso nella provincia di Rimini. L’81,59% considera la violenza sessuale un rischio che ogni donna può correre nell’arco di tutta la vita, indipendentemente dalle categorie sociali, morali e anagrafiche. Un’alta percentuale, sempre secondo i dati del “Progetto Vincenza”, individua nel desiderio di proteggere i figli la ragione principale che spinge a resistere all’interno di una relazione violenta. A chi rivolgersi infine in casi di bisogno? Le donne della provincia di Rimini agli avvocati e alle forze dell’ordine preferiscono le associazioni. Tuttavia il 40,2% chiede più controlli della polizia.
Sara Bucci
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