Storica visita di Papa Francesco alla comunità greco-cattolica ucraina di Roma. L'ultima risale al 1984, da parte di Giovanni Paolo II.
In attesa di un viaggio vero e proprio in Ucraina, che l'arcivescovo maggiore di Kiev, Sviatoslav Shevchuk, caldeggia con fervore, la visita di Papa Francesco alla Basilica minore di Santa Sofia, a Roma, è definita storica, poiché l'ultimo pontefice a vederla fu Giovanni Paolo II, nel 1984.
“La visita del Papa, la sua premura paterna, ci conforta e ci dice che Dio non ci ha dimenticato”, sono state le parole dell'arcivescovo, intervenuto alla sala stampa vaticana, senza nascondere la sua enorme preoccupazione per quanto continua ad avvenire nel suo Paese, ormai da quasi un lustro. “Il cardinale Parolin – ha detto – l'ha chiamata la guerra dimenticata, stiamo vivendo una crisi umanitaria meno grave forse alla sola seconda guerra mondiale. Ma ora questa visita è molto significativa per noi. E' anche la prima parrocchia di Roma che il Papa visita nel 2018”. Per la comunità ucraina è ancora Natale: il periodo andrà avanti fino al 18 febbraio. “Siamo qui per costruire ponti – ha concluso Shevchuk – in Italia siamo ufficialmente 200mila, ma la cifra reale crediamo sia almeno il doppio”.
Francesca Biliotti
In attesa di un viaggio vero e proprio in Ucraina, che l'arcivescovo maggiore di Kiev, Sviatoslav Shevchuk, caldeggia con fervore, la visita di Papa Francesco alla Basilica minore di Santa Sofia, a Roma, è definita storica, poiché l'ultimo pontefice a vederla fu Giovanni Paolo II, nel 1984.
“La visita del Papa, la sua premura paterna, ci conforta e ci dice che Dio non ci ha dimenticato”, sono state le parole dell'arcivescovo, intervenuto alla sala stampa vaticana, senza nascondere la sua enorme preoccupazione per quanto continua ad avvenire nel suo Paese, ormai da quasi un lustro. “Il cardinale Parolin – ha detto – l'ha chiamata la guerra dimenticata, stiamo vivendo una crisi umanitaria meno grave forse alla sola seconda guerra mondiale. Ma ora questa visita è molto significativa per noi. E' anche la prima parrocchia di Roma che il Papa visita nel 2018”. Per la comunità ucraina è ancora Natale: il periodo andrà avanti fino al 18 febbraio. “Siamo qui per costruire ponti – ha concluso Shevchuk – in Italia siamo ufficialmente 200mila, ma la cifra reale crediamo sia almeno il doppio”.
Francesca Biliotti
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