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Dossier green pass per vaccinati Sputnik: ultimi nodi potrebbero essere sciolti in un paio di giorni

Governo fiducioso, dopo incontro a Roma del 7 ottobre. 13 arresti per violenze squadriste dei "no pass-no vax": anche leader Forza Nuova e "IoApro". Lancet: la pandemia ha aumentato casi di depressione e ansia

di Luca Salvatori
10 ott 2021

C'è fiducia nel Governo su una soluzione a breve del problema green pass per i vaccinati Sputnik. Dopo l'incontro del 7 ottobre a Roma dei Segretari di Stato Beccari e Ciavatta con i tecnici del Ministero della Salute e del Ministero degli Affari Esteri italiano stanno proseguendo le interlocuzioni bilaterali e – stando a fonti bene informate – gli ultimi nodi potrebbero essere sciolti nel giro di un paio di giorni. Tra le strade possibili la proroga dell'esenzione oltre il 15 ottobre o - come ha dichiarato dal direttore della prevenzione del ministero della Salute Gianni Rezza - il riconoscimento tout court dei cicli vaccinali fatti all'estero con vaccini non Ema. Si susseguono tuttavia i segnali di preoccupazione a San Marino, l'ultimo da parte di Elego.



Intanto dopo le violenze e l'assalto di ieri a Roma alla sede nazionale della Cgil durante le manifestazioni dei no green pass arrestate 12 persone fra cui leader e membri di Forza Nuova e del movimento "IoApro”. Assaltato nella notte anche il pronto soccorso del Policlinico Umberto I dove un no vax ferito non voleva sottoporsi al tampone. Un arresto anche dopo la manifestazione no green pass di Milano.

Intanto sul fronte dei contagi 2.278 i nuovi positivi, in calo come le vittime che sono passate da 46 a 27. Tre in meno i ricoverati in terapia intensiva e scendono di 41 unità anche gli ospedalizzati nei reparti ordinari. In Emilia-Romagna 239 i nuovi casi, con ricoveri in crescita: + 2 in terapia intensiva, + 7 negli altri reparti covid. Quattro i decessi in regione, compreso un uomo di 54 anni a Cesena.

E nella Giornata mondiale della salute mentale la rivista scientifica Lancet ha pubblicato uno studio secondo il quale la pandemia ha fatto aumentare notevolmente – tra il 26 e il 28% - i casi di depressione e ansia, in particolare tra le donne - gravate da responsabilità aggiuntive durante i lockdown e spesso vittime di violenza domestica – e tra i giovani che hanno sofferto la chiusura delle scuole e la limitazione nei movimenti.




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