Il pellet sequestrato in Valle d’Aosta di marca Naturkraft, ha rivelato valori nella norma se inerte, ossia allo stato legnoso, e valori fino a 40 volte superiori ai limiti, quindi radioattivo, nelle ceneri prodotte dalla combustione. Altre marche di pellet vendute in Italia, oltre alla Naturkraft, potrebbero essere state contaminate dal Cesio 137. E’ un’ipotesi sulla quale stanno lavorando gli uomini della squadra mobile di Aosta che hanno disposto accertamenti su nuovi pacchetti di eco-combustibile. Anche a Venezia e a Trieste sono in corso accertamenti su prodotti del marchio Kraft. Al momento non risultano indagati in Italia. La competenza per il momento spetta alle autorità giudiziarie lituane. Sulla vicenda è stata coinvolta l’Interpol. Dovrà accertare le modalità e le quantità delle distribuzione in Europa del pellet contaminato.
Myriam Simoncini
Myriam Simoncini
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