Adele Tonnini e Gino Giovagnoli, membri della Commissione per la Gestione dell’Edilizia Residenziale interviengono, con una nota, sulla decisione del governo di sanare, entro il 2018, le situazioni pregresse tramite un decreto legge che dovrà essere ratificato durante questa seduta consiliare.
Al momento infatti, dato che dal 2000 non viene istituito un bando di concorso per le assegnazioni ordinarie, si continua con quelle temporanee: il Congresso di Stato cioè delibera su pratiche di natura “straordinaria” di volta in volta.
Se l'obiettivo di ripartire da zero, continuano, è assolutamente condivisibile, non è invece accettabile la discrezionalità con cui il Congresso di Stato opera nel settore, decidendo su proroghe e canoni di locazione.
In particolare i due membri puntano il dito sul comportamento del rappresentante della Segreteria di Stato per il Lavoro che durante una seduta della Commissione ha preteso il ritiro di una delibera emanata all’unanimità nella quale si sottolineava proprio come l’ingerenza del Congresso di Stato andasse ad incidere sull’autonomia della Commissione stessa.
Sarebbe opportuno – concludeno - che il Congresso indicasse quali sono i criteri per calcolare un canone equo.
Al momento infatti, dato che dal 2000 non viene istituito un bando di concorso per le assegnazioni ordinarie, si continua con quelle temporanee: il Congresso di Stato cioè delibera su pratiche di natura “straordinaria” di volta in volta.
Se l'obiettivo di ripartire da zero, continuano, è assolutamente condivisibile, non è invece accettabile la discrezionalità con cui il Congresso di Stato opera nel settore, decidendo su proroghe e canoni di locazione.
In particolare i due membri puntano il dito sul comportamento del rappresentante della Segreteria di Stato per il Lavoro che durante una seduta della Commissione ha preteso il ritiro di una delibera emanata all’unanimità nella quale si sottolineava proprio come l’ingerenza del Congresso di Stato andasse ad incidere sull’autonomia della Commissione stessa.
Sarebbe opportuno – concludeno - che il Congresso indicasse quali sono i criteri per calcolare un canone equo.
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