E’ importante che il parlamento di questo paese si ponga il problema del futuro della tv del servizio pubblico. Ed è importante che lo faccia in una fase di transizione come quella che stiamo vivendo con il passaggio al digitale. La San Marino RTV, che ha una storia di quasi venti anni e le sue criticità, un bacino di emissione limitato, ma un organico esteso, (non sempre per necessità aziendali) sicuramente dovrà attrezzarsi per nuove sfide. Lo sta già facendo e con i pochi mezzi di cui attualmente dispone. La logica di gestione è quella di un’azienda che contiene le spese e punta sugli investimenti, con l’obiettivo possibile di un pareggio di bilancio. I suoi dipendenti sono in maggioranza sammarinesi, ha contribuito alla crescita culturale e all’informazione di questo paese, vive, come le tutte le tv pubbliche, di contributi e in parte di pubblicità. La partecipazione della Rai, che garantisce un finanziamento, pari ad oltre il 50 per cento, era e resta strategica, dovrà essere migliorata, anche in vista delle sinergie in campo digitale. E’ alla firma una convenzione sulla sperimentazione di nuove tecnologie.
La San Marino RTV vuole pensare al futuro, ne fa fede tra l’altro il nuovo portale, che dedica una cura particolare all’immagine della Repubblica. E che in questo futuro ci sia anche il satellite è una prospettiva più che utile, necessaria, a patto però che il progetto sia studiato nei dettagli, come siamo pronti a fare, con professionalità, con il partner giusto, che già abbiamo e con risorse certe, anche umane.
Carmen Lasorella
La San Marino RTV vuole pensare al futuro, ne fa fede tra l’altro il nuovo portale, che dedica una cura particolare all’immagine della Repubblica. E che in questo futuro ci sia anche il satellite è una prospettiva più che utile, necessaria, a patto però che il progetto sia studiato nei dettagli, come siamo pronti a fare, con professionalità, con il partner giusto, che già abbiamo e con risorse certe, anche umane.
Carmen Lasorella
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