Difficile situazione in Egitto, che resta molto tesa, il Paese è in rivolta contro il presidente: la polizia ha lanciato gas lacrimogeni questa mattina in piazza Tahrir al Cairo per disperdere i manifestanti che protestano contro i nuovi poteri assunti da Morsi. La più alta autorità giudiziaria, il Consiglio giudiziario supremo, afferma che il decreto che rende le decisioni del presidente egiziano inattaccabili dal punto di vista giuridico rappresenta un attacco senza precedenti all’indipendenza della magistratura. L’associazione dei giudici di Alessandria ha annunciato che i magistrati sospenderanno il lavoro nei tribunali fino a quando il decreto non verrà ritirato. Martedì, al Cairo, è stata convocata una mega manifestazione di protesta e i magistrati di Alessandria d’Egitto hanno deciso di iniziare uno sciopero per protestare contro il decreto. Ma i Fratelli Musulmani hanno lanciato un appello per una contro manifestazione da tenersi sempre martedì al Cairo, a sostegno del Capo dello Stato e delle sue recenti decisioni. La capitale egiziana rischia così di piombare nel caos, peggiore perfino di quello che l’anno scorso accompagnò la caduta del regime di Hosni Mubarak.
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