E' una 'riforma' – se così si può chiamare - che sembra mettere d'accordo tutti, genitori e politici di schieramenti diversi: l'introduzione della settimana corta a scuola. Un gruppo di famiglie si è organizzato e ha appena avviato una raccolta firme per chiedere di eliminare il sabato come giorno di lezioni. Gli istituti interessati sono le medie e le superiori.
Il motivo, secondo il comitato promotore, va ricercato nelle esigenze contemporanee di genitori e figli. Con l'attuale orario e con l'impegno di dover svolgere i compiti per il lunedì – spiegano le famiglie – i ragazzi non riescono ad avere neanche un giorno libero per ricaricare corpo e mente in vista della nuova settimana. Allo stesso tempo, non possono svolgere serenamente attività sportive, artistiche o di associazionismo e difficilmente riescono a condividere momenti con fratelli e genitori, specie se questi ultimi sono separati e vivono fuori dai confini.
La soluzione ipotizzata dal comitato è di trasformare l'ora di lezione in 'modulo' da 50 minuti circa e di aggiungere, ogni giorno, un'ora, così da uscire per le 13,40. Sulla questione la politica si è già attivata. Dopo aver respinto un'istanza d'Arengo dedicata all'argomento, il Consiglio, lo scorso febbraio, ha approvato un ordine del giorno con l'obiettivo futuro di riorganizzare la didattica in favore del sabato 'libero'.
Mauro Torresi
Il motivo, secondo il comitato promotore, va ricercato nelle esigenze contemporanee di genitori e figli. Con l'attuale orario e con l'impegno di dover svolgere i compiti per il lunedì – spiegano le famiglie – i ragazzi non riescono ad avere neanche un giorno libero per ricaricare corpo e mente in vista della nuova settimana. Allo stesso tempo, non possono svolgere serenamente attività sportive, artistiche o di associazionismo e difficilmente riescono a condividere momenti con fratelli e genitori, specie se questi ultimi sono separati e vivono fuori dai confini.
La soluzione ipotizzata dal comitato è di trasformare l'ora di lezione in 'modulo' da 50 minuti circa e di aggiungere, ogni giorno, un'ora, così da uscire per le 13,40. Sulla questione la politica si è già attivata. Dopo aver respinto un'istanza d'Arengo dedicata all'argomento, il Consiglio, lo scorso febbraio, ha approvato un ordine del giorno con l'obiettivo futuro di riorganizzare la didattica in favore del sabato 'libero'.
Mauro Torresi
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