Il 12,5% dell’acqua che esce dai rubinetti dei sammarinesi viene dalle fonti interne. La stessa quantità ce la forniscono, rispettivamente, Hera e Ridracoli. Tutto il resto, vale a dire oltre il 60%, ci arriva dal Marecchia. La prossima stagione – hanno anticipato ieri tecnici e amministratori - non si annuncia buona. Già a marzo si annunciano le prime difficoltà idriche. Quello che si vede attraversando i ponti che sovrastano il corso del Marecchia, lo conferma. Il fiume è quasi a secco, per la povertà di precipitazioni che sta caratterizzando l’inverno. Il maltempo di questi giorni migliorerà la situazione ma non sarà certo risolutivo dopo mesi di siccità. Dunque quest’anno la campagna di sensibilizzazione per il risparmio di acqua comincerà prima e – come ha anticipato il Presidente dell’azienda di stato per i servizi Marco Podeschi – verrà attuata in collaborazione con le scuole. Le notizie che arrivano dalla Regione Emilia Romagna non sono confortanti. Anche se quest’inverno è stato largamente migliore di quelli degli ultimi anni, la temperatura stagionale è superiore di 3 gradi mentre la piovosità è inferiore alla media del 30%. Buone notizie però arrivano da Ridracoli. La capienza raggiunta in questi giorni dalla diga ha toccato il livello record di 26 milioni e mezzo di metri cubi. Lo scorso anno nello stesso periodo l’invaso misurava 11 milioni di metri cubi.
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