Dopo una breve tregua, in arrivo un nuovo peggioramento tra venerdì e sabato: aria gelida dalla Siberia porterà abbondante neve anche a bassa quota dall'Emilia Romagna al Lazio. Aumentano le vittime del gelo: morti per infarto due uomini nelle Marche mentre spalavano la neve e per assideramento un bresciano caduto in una roggia. Ieri altra giornata record per i consumi di gas: 465,9 milioni di metri cubi, in aumento rispetto a lunedì. Resta difficile la situazione nei dintorni di Potenza, al Sud. A14 imbiancata all’altezza di Cesenatico. Sepolte dalla neve anche le località di Sarsina e Sogliano al Rubicone. Arno ghiacciato a Firenze, in Ciociaria ancora 10mila abitanti senza luce, mentre Roma prova a tornare alla normalità. La Capitale, però, non abbassa la guardia in vista del week end.
Non si attenua l'emergenza gelo e neve nemmeno in Europa con il numero delle vittime che si avvicina ormai a quota 450. L'est e i Balcani restano le regioni più colpite per numero di morti e per la quantità di località completamente isolate a causa dell'impraticabilità delle strade. Ucraina e Polonia restano i Paesi più duramente colpiti ma è pesante la situazione anche in Romania, Repubblica Ceca, Bulgaria, Ungheria, Serbia dove il Danubio è gelato per 170 km e si è deciso di far intervenire i rompighiaccio. Per la Russia gli ultimi dati parlando di una settantina di vittime del gelo nel mese di gennaio. A perdere la vita sono soprattutto i senzatetto, emarginati e alcolizzati, persone costrette a passare la notte all'aperto o in rifugi di fortuna. Un uragano ha colpito la parte meridionale del Paese lasciando senza elettricità 7500 famiglie e ferendo 74 persone.
Dopo due giorni di relativa tregua e di rialzo delle temperature, nuove nevicate si profilano da domani, e almeno fino a tutto venerdì, sulla parte occidentale del Giappone centrale, mentre il bollettino delle vittime si fa sempre più pesante e sale a quota 74, con quasi 1.100 tra feriti gravi e leggeri. Secondo le previsioni sulla prefettura di Niigata, che si affaccia sul mar del Giappone, sono attesi ulteriori 90 cm di neve.
Non si attenua l'emergenza gelo e neve nemmeno in Europa con il numero delle vittime che si avvicina ormai a quota 450. L'est e i Balcani restano le regioni più colpite per numero di morti e per la quantità di località completamente isolate a causa dell'impraticabilità delle strade. Ucraina e Polonia restano i Paesi più duramente colpiti ma è pesante la situazione anche in Romania, Repubblica Ceca, Bulgaria, Ungheria, Serbia dove il Danubio è gelato per 170 km e si è deciso di far intervenire i rompighiaccio. Per la Russia gli ultimi dati parlando di una settantina di vittime del gelo nel mese di gennaio. A perdere la vita sono soprattutto i senzatetto, emarginati e alcolizzati, persone costrette a passare la notte all'aperto o in rifugi di fortuna. Un uragano ha colpito la parte meridionale del Paese lasciando senza elettricità 7500 famiglie e ferendo 74 persone.
Dopo due giorni di relativa tregua e di rialzo delle temperature, nuove nevicate si profilano da domani, e almeno fino a tutto venerdì, sulla parte occidentale del Giappone centrale, mentre il bollettino delle vittime si fa sempre più pesante e sale a quota 74, con quasi 1.100 tra feriti gravi e leggeri. Secondo le previsioni sulla prefettura di Niigata, che si affaccia sul mar del Giappone, sono attesi ulteriori 90 cm di neve.
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