L'Emilia Romagna punta sulle auto elettriche, che potranno ricaricarsi in tutte le principali città della regione. A raccontare il progetto, capofila nell'Ue, è Paolo Ferrecchi, direttore generale mobilità e trasporti della Regione Emilia Romagna, in occasione di una conferenza al Parlamento europeo. L'Emilia Romagna "ha un tasso di motorizzazione molto alto e il 67% di spostamenti vengono fatti in auto" ha spiegato Ferrecchi. Di qui il piano di battaglia di politiche della Regione contro l'inquinamento. "In dieci anni - ha detto il direttore mobilità e trasporti - abbiamo ridotto del 25% le polveri sottili e del 40% le giornate dei superamenti delle soglie consentite" per le Pm10. "Non possiamo impedire l'uso dell'auto, ma ridurre l'impatto dei veicoli e puntare sul trasporto pubblico" ha aggiunto Ferrecchi. Da qui la conversione di mezzi pubblici a metano e gpl, ma anche il prossimo arrivo di filobus, la scelta di veicoli elettrici e ora la creazione di una rete di colonnine pubbliche per la ricarica. Già nel 2010 Reggio Emilia contava su 341 veicoli elettrici per i trasporti pubblici, su una flotta complessiva di oltre 700. "Nella Regione - ha affermato Ferrecchi - tutte le città sono interessate da una nuova rete" di infrastrutture per le ricariche delle vetture elettriche, finanziate dai distributori. In più per i veicoli elettrici è prevista la sosta gratuita e la libera circolazione nelle ztl di ogni città, che può contare su un piano su misura per i veicoli elettrici: "Abbiamo lavorato con Bologna per una mobilità metropolitana, con Rimini su quella turistica e con Reggio Emilia per quella delle merci" ha concluso Ferrecchi.
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