Il primario della chirurgia, Michele Rubbini, chiede che si spengano i riflettori sulla vicenda del 58enne sammarinese operato di colecistectomia. “L’uomo è stato trasferito a Rimini – spiega - perché la Tac dell’ospedale di stato, costata 3 milioni di euro, non ha il software per il controllo della via biliare. Inoltre l’uomo presentava alcune linee di febbre, di qui la decisione di trasferirlo all’Infermi per gli accertamenti necessari”. Le sue condizioni stanno migliorando e forse già lunedì tornerà a San Marino.
“Il paziente e la sua famiglia – dice Rubbini – hanno bisogno di serenità”, chiedendo di interrompere ogni accanimento mediatico. “Se ci sono state delle responsabilità – conclude il primario di chirurgia – saranno accertate”.
E proprio la commissione interna dell’Istituto di sicurezza sociale ha già raccolto la documentazione sull’operazione che ha scatenato il terremoto nella sanità sammarinese.
“Il paziente e la sua famiglia – dice Rubbini – hanno bisogno di serenità”, chiedendo di interrompere ogni accanimento mediatico. “Se ci sono state delle responsabilità – conclude il primario di chirurgia – saranno accertate”.
E proprio la commissione interna dell’Istituto di sicurezza sociale ha già raccolto la documentazione sull’operazione che ha scatenato il terremoto nella sanità sammarinese.
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