I vigili del fuoco di Rimini hanno iniziato uno specifico ciclo di addestramento per fronteggiare e limitare i danni in caso di attentati. Oggi una esercitazione durante la quale è stata considerata l’ipotesi di un attacco terroristico alla Nuova Fiera di Rimini -, attuato tramite l’immissione, in un padiglione, di sostanze tossiche fortemente infiammabili. Una situazione potenzialmente catastrofica… L’esercitazione è partita con la segnalazione dell’emergenza al centralino dei Vigili del Fuoco. Subito sono partite le squadre; le modalità d’intervento seguono precisi standard, tutto deve funzionare perfettamente a partire dalla fase della rilevazione della sostanza tossica. A questo punto viene recintata l’area circostante il padiglione colpito. C’è una zona rossa - nella quale nessuno può entrare se non vigili del fuoco opportunamente vestiti -; la zona dove avviene la decontaminazione è delimitata da nastri di colore arancione; infine la zona gialla, alla quale possono accedere anche gli operatori sanitari. Fondamentale – nella simulazione – è la fase della vestizione degli agenti che dovranno accedere all’area colpita. Tramite un sofisticato macchinario è possibile individuare – anche nel buio più completo – le persone intossicate, ma ancora vive. Dopo il primo intervento dei vigili del fuoco di Rimini, intervengono altre squadre da Forlì e Bologna. Importante anche la la bonifica del territorio. I tombini delle fogne vengono accuratamente sigillati per evitare che scendano nelle condutture sostanze tossiche. Quindi il via alla fase di decontaminazione.
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