Un’esplosione nella notte di venerdì, a Cailungo, davanti al portone di una villa affittata da un commercialista italiano. Poco dopo un’altra esplosione davanti alla casa dell’ex moglie a Rimini. L’ordigno, forse una bomba carta, forse confezionato con polvere nera, è esploso intorno alle 3 davanti alla villa di Mike Bruschi, a Cailungo, provocando danni per alcune migliaia di euro. L’abitazione è ora in affitto ad una società svizzera con sede a San Marino, la Fey Research, che opera in ambito finanziario. Alcuni vicini di casa hanno sentito distintamente lo scoppio, pensando però ad un fenomeno atmosferico. Nella villa in ristrutturazione risiede da qualche mese l’amministratore della società, Gianpaolo Corabi, di professione commercialista. Un episodio reso ancora più grave dal fatto che poco prima a Rimini, uno stesso ordigno era esploso in via Monte Titano, nell’ex studio di Corabi, dove attualmente vive l’ex moglie con i loro tre figli. Il commercialista, subito avvertito, è rientrato da Milano, dove attualmente risiede e lavora. Agli uomini della gendarmeria ha raccontato di non aver mai ricevuto minacce o tentativi d’estorsione. Nessuna ipotesi è al momento esclusa dagli inquirenti. Indagini portate avanti in stretta collaborazione da gendarmeria e questura di Rimini, che si occupa della parte italiana. Le prime risposte si sapranno già nei prossimi giorni quando dai frammenti recuperati si conoscerà di più sulla natura dell’ordigno.
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