Per la magistratura sammarinese l’imprenditore Marco Bianchini può essere estradato. Il provvedimento può essere impugnato, così come sono già stati impugnati tutti gli altri provvedimenti emessi dal tribunale del Titano su questo caso. Il giudice sammarinese però, è chiamato a valutare solo i motivi obbligatori di rifiuto all’estradizione. Per quelli facoltativi invece, ci si deve rivolgere all’autorità politica. E il motivo che potrebbero avanzare gli avvocati per appellarsi potrebbe essere il fatto che l’estradizione può essere negata in presenza di una indagine interna, o quando il reato è stato commesso in parte nello Stato dell’indagato. Ed è il caso in questione. I difensori hanno questa facoltà, ma possono farla valere solo davanti all’autorità politica, in questo caso i Capitani Reggenti, cui spetta l’ultima parola. Grande attesa anche per la riunione della commissione di Giustizia, il 16 febbraio. Ospite d’onore sarà il magistrato dirigente del tribunale, che relazionerà sul fascicolo archiviato dal giudice Marsili, chiamato a suo tempo ad indagare sulle denunce presentate dall’imprenditore Claudio Vitalucci contro Bianchini e i suoi più stretti collaboratori. Su questa archiviazione si è espresso il giudice d’appello, che oltre ad accogliere il ricorso, ha anche ordinato di appurare perché non si è indagato prima.
Francesca Biliotti
Francesca Biliotti
Riproduzione riservata ©