“L'unione fa la forza” anche nel settore industriale. Sviluppare una visione di traguardi comuni, confrontarsi su tutele e nuovi obiettivi, i punti al centro dell'evento organizzato dalla Camera di Commercio – Agenzia per lo sviluppo economico di San Marino con Assoretipmi, l'associazione nazionale che diffonde, promuove ed incentiva la cultura delle reti d'impresa in Italia.
"L'iniziativa fa parte di una politica - afferma il Segretario di Stato all'Industria Fabio Righi - che la segreteria ha portato avanti dall'inizio di questa esperienza. L'idea di avere una visione condivisa e una collaborazione che permetta al tessuto economico di crescere. Questo è un fatto prima di tutto culturale, prima ancora che economico, quindi questo evento si colloca in questo senso e in questo percorso. Cercare di far comprendere come un modello di business si può sviluppare e quando la cooperazione, visione comune, facciano la differenza anche sul mercato".
"È una delle iniziative - evidenzia Denis Cecchetti, Direttore Generale ASE-CC - che Camera di Commercio ha messo in atto, come altre nei mesi scorsi, per ampliare le opportunità di crescita delle aziende e degli operatori economici sammarinesi. Circa 50.000 imprese raggruppate in oltre 8.000 reti di impresa sono una grande opportunità che in questo incontro viene approfondita e resa disponibile anche alle aziende sammarinesi".
“Più di ieri, anche grazie all'aiuto delle nuove tecnologie – aggiunge Righi – una Repubblica piccola come San Marino può giocarsi importanti partite a livello internazionale”.
"La possibilità di dare alle piccole imprese, tra l'altro con delle nuove tecnologie che sono disponibili per le PMI - evidenzia Eugenio Ferrari, Presidente ASSORETIPMI - anche a costi che decrescono, la possibilità di una crescita che parte dalla cultura ma poi deve anche arrivare sul territorio a beneficio degli imprenditori e dei lavoratori".
"Il problema principale è di tipo culturale - conclude Giuseppe Capuano, Centro Studi Camere Commercio Guglielmo Tagliacarne - ossia aiutare le piccole imprese a pensare da medio grandi. Una impresa non è piccola in quanto ha 30, 50, addetti. Ma può essere una media grande impresa se ha delle strategie, relazionalità, economie di scala, che le grandi imprese hanno. Traslocare la mentalità della media grande impresa alla piccola imprese, come? Attraverso la rete, attraverso un approccio di filiera. Qual è lo strumento tecnico? Il contratto di rete".
Nel servizio le interviste a Fabio Righi (Segretario di Stato Industria), Denis Cecchetti (Direttore Generale ASE-CC), Eugenio Ferrari (Presidente ASSORETIPMI) e Giuseppe Capuano (Centro Studi Camere Commercio Guglielmo Tagliacarne)