'La perquisizione avvenuta lo scorso 20 maggio nell’abitazione riminese di Remo Raimondi, ad opera della Guardia di Finanza di Bologna e Forlì, ha dato esito negativo.' E’ l’unica informazione che, al momento, rilascia il difensore del sammarinese, avvocato Alessandro Petrillo del foro di Rimini, che conferma di aver assunto l’incarico. Si limita solo ad aggiungere che il suo primo passo sarà quello di prendere contatto col suo cliente. Questo avverrà presumibilmente nei prossimi giorni, e a quel punto si conoscerà la strategia che intende seguire, ossia se Raimondi deciderà di costituirsi alle autorità italiane o se preferirà rimanere in Repubblica. Nei confronti del sammarinese infatti, incombe l’ordine di custodia cautelare in carcere spiccato dalla Procura di Forlì, con l’accusa di frode fiscale e riciclaggio in concorso e a vario titolo, per essere stato legale rappresentante di una società di diritto sammarinese coinvolta nell’indagine. Nel frattempo la vicenda ha avuto ripercussioni nel mondo della politica sammarinese: Raimondi si è infatti autosospeso da Alleanza Popolare, di cui è esponente, comunicandolo in una lettera inviata al coordinatore di Ap Roberto Giorgetti il 21 maggio, ed ha anche rassegnato le dimissioni da membro del collegio sindacale dell’Università degli studi.
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