I ricordi della guerra continuano a riaffiorare, non solo nella memoria degli anziani. La terra di Romagna restituisce spesso ordigni bellici, soprattutto nei luoghi più vicini alla linea Gotica, ma ormai queste bombe non fanno più paura. Anche questa volta è filato tutto liscio. L’esplosione è avvenuta alle 16,00. L’ordigno, di fabbricazione inglese, risalente alla Seconda Guerra Mondiale, pesava 500 libbre.
Le operazioni di bonifica sono divenute una routine per gli artificieri. Il reggimento genio guastatori Folgore di Legnano, che è intervenuto al Villaggio Primo Maggio, l’anno scorso ha compiuto ben 430 interventi. Far brillare un ordigno inesploso è comunque un lavoro molto complesso e delicato. Si procede per tappe ben precise. Per prima cosa occorre mettere l’arma in sicurezza, poi la si posiziona in una buca profonda accanto ad una carica di esplosivo ricoprendola fino a formare una collinetta di alcuni metri. A quel punto la si può fare brillare.
500 i residenti evacuati, per lo più immigrati cinesi che vivono in un raggio di 500 metri dal luogo del rinvenimento. Il centro d'accoglienza è stato allestito vicino alla chiesa San Martino l'Abbate. Ma la maggior parte degli abitanti della zona ha preferito andarsene al mare.
Per tutta la durata delle operazioni è stata vietata la circolazione nell'area. Un’altra bomba sarà fatta brillare a Ravenna il 24 agosto. Quel giorno verranno fatti evacuare 20.000 residenti.
Le operazioni di bonifica sono divenute una routine per gli artificieri. Il reggimento genio guastatori Folgore di Legnano, che è intervenuto al Villaggio Primo Maggio, l’anno scorso ha compiuto ben 430 interventi. Far brillare un ordigno inesploso è comunque un lavoro molto complesso e delicato. Si procede per tappe ben precise. Per prima cosa occorre mettere l’arma in sicurezza, poi la si posiziona in una buca profonda accanto ad una carica di esplosivo ricoprendola fino a formare una collinetta di alcuni metri. A quel punto la si può fare brillare.
500 i residenti evacuati, per lo più immigrati cinesi che vivono in un raggio di 500 metri dal luogo del rinvenimento. Il centro d'accoglienza è stato allestito vicino alla chiesa San Martino l'Abbate. Ma la maggior parte degli abitanti della zona ha preferito andarsene al mare.
Per tutta la durata delle operazioni è stata vietata la circolazione nell'area. Un’altra bomba sarà fatta brillare a Ravenna il 24 agosto. Quel giorno verranno fatti evacuare 20.000 residenti.
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