Rapinatori violenti e senza scrupoli pronti anche alla violenza estrema, pur di portare a termine il colpo e terrorizzare i testimoni. L’ultimo episodio ieri a Poggio Berni, alla Unicredit. Ma ai banditi questa volta e’ andata male. Sono stati intercettati durante la fuga dalle volanti della squadra mobile di Rimini e del posto di polizia di Bellaria. Sono stati prima bloccati sull’Adriatica, all’atezza di Riccione,e poi arrestati, con le mani nel sacco: la refurtiva – 25 mila euro e assegni – era ancora nell’auto, così come la pistola – con matricola abrasa. L’arma era stata utilizzata per minacciare e picchiare – con il calcio – un bancario ed anche un cliente. Tre gli esecutori della rapina: uno è entrato in banca e si è fatto consegnare i soldi, il secondo attendeva fuori alla guida dell’auto per la fuga, un terzo complice – un trentenne incensurato - ha avuto il ruolo di basista ed è stato arrestato, da solo, poche ore dopo i primi due. Tutti e tre sono di origine campana. Erano alloggiati a Santarcangelo e nella loro abitazione è stato trovato anche un fucile e proiettili per la beretta calibro 22 utilizzata per la rapina. Fissati per domani gli interrogatori di convalida. Gli uomini della questura hanno fermato anche gli autori di una rapina, avvenuta il 26 luglio, a Rimini, ai danni di una parrucchiera in via Mantegazza. Un uomo di 33 anni e una donna di 29 anni, residenti nel milanese. Anche in questo caso è stata una rapina violenta, con la parrucchiera che è stata malmenata perchè in cassa non c’erano contanti. I due sono stati individuati dalla squadra mobile mentre tentavano di allontanarsi da Rimini. Avevano rubato anche uno scooter.
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