Sono stati fermati ieri un somalo, Mouamud Elmi Muhidin, e un palestinese, Attour Abdalmenen, due tra i capi della rete che gestisce il traffico di migranti verso l'Italia. Sono colpevoli di sevizie e strupri nei confronti dei naufraghi di Lampedusa del 3 ottobre che costò la vita a 366 migranti. Si tratta di una delle prime occasioni in cui gli investigatori sono riusciti a risalire alla identità di uno dei capi della organizzazione criminale transnazionale che gestisce i flussi migratori illegali tra il corno d'Africa, il Sahara e la Libia verso le coste della Sicilia. Gli uomini, appartenenti ad un gruppo di miliziani armati, sono accusati di numerosi e gravissimi reati: dal sequestro di persona a scopo di estorsione, all'associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento della immigrazione clandestina, dalla tratta di persone alla violenza sessuale.
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