Anche se oggi splende il sole, le previsioni meteo annunciano per il 5 febbraio, festa di Sant'Agata per i sammarinesi, una giornata di neve. A metà settimana infatti, una massiccia intrusione d'aria fredda, chiaramente artica, sul Mediterraneo occidentale porterà alla costituzione di una Bassa Pressione molto profonda, capace di arrecare copiose nevicate a bassissima quota. Va detto che sulla quota neve pesa l'esatta collocazione del vortice e quindi non vengono precisate ancora entità e durata dell'irruzione.
2 febbraio 2012. Tre anni fa era solo l'inizio di una nevicata dalla portata epocale. 5 giorni di neve, una breve pausa e di nuovo un ciclo di precipitazioni così abbondanti da portare l'accumulo - dopo almeno 10 giorni - a toccare i 4 metri a San Marino. Disagi sulle strade, decine di abitazioni isolate, diverse le strutture danneggiate. Ma anche il Monte Titano affascinante come mai, avvolto nel bianco, nel silenzio.
Una nevicata che accolse tutti impreparati: non lo era il Titano, ma non lo era di certo la Romagna, coperta da metri di neve dai comuni montani fino al mare. Traffico in tilt, abitazioni non raggiungibili - giunsero mezzi e unità dell'esercito a rinforzo. E dopo l'emergenza la conta dei danni: centinaia di piccole e medie imprese messe in ginocchio, decine e decine di operai senza lavoro. E oggi è la Lega Nord a ricordare gli effetti dell'eccezionale evento del 2012 e - a tre anni – l'assenza di risposte: “Rassegnazione e tanta rabbia – dicono l'esponente regionale del carroccio Massimiliano Pompignoli insieme al coordinatore leghista per la Valmarecchia Paolo Ricci – negli imprenditori che dopo tre anni non hanno ancora visto un centesimo dei fondi stanziati dalla giunta Errani”. Chiedono un intervento risolutivo al Presidente Bonaccini, nonché spiegazioni sul perché l'iter di stanziamento dei fondi regionali sia stato improvvisamente interrotto e quali siano le reali perplessità espresse a riguardo dall'Unione Europea, che ne ha disposto il congelamento, in attesa di verifiche procedurali.
Annamaria Sirotti
2 febbraio 2012. Tre anni fa era solo l'inizio di una nevicata dalla portata epocale. 5 giorni di neve, una breve pausa e di nuovo un ciclo di precipitazioni così abbondanti da portare l'accumulo - dopo almeno 10 giorni - a toccare i 4 metri a San Marino. Disagi sulle strade, decine di abitazioni isolate, diverse le strutture danneggiate. Ma anche il Monte Titano affascinante come mai, avvolto nel bianco, nel silenzio.
Una nevicata che accolse tutti impreparati: non lo era il Titano, ma non lo era di certo la Romagna, coperta da metri di neve dai comuni montani fino al mare. Traffico in tilt, abitazioni non raggiungibili - giunsero mezzi e unità dell'esercito a rinforzo. E dopo l'emergenza la conta dei danni: centinaia di piccole e medie imprese messe in ginocchio, decine e decine di operai senza lavoro. E oggi è la Lega Nord a ricordare gli effetti dell'eccezionale evento del 2012 e - a tre anni – l'assenza di risposte: “Rassegnazione e tanta rabbia – dicono l'esponente regionale del carroccio Massimiliano Pompignoli insieme al coordinatore leghista per la Valmarecchia Paolo Ricci – negli imprenditori che dopo tre anni non hanno ancora visto un centesimo dei fondi stanziati dalla giunta Errani”. Chiedono un intervento risolutivo al Presidente Bonaccini, nonché spiegazioni sul perché l'iter di stanziamento dei fondi regionali sia stato improvvisamente interrotto e quali siano le reali perplessità espresse a riguardo dall'Unione Europea, che ne ha disposto il congelamento, in attesa di verifiche procedurali.
Annamaria Sirotti
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